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TWILIGHT Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 6 dicembre 2008
 
di Catherine Hardwicke, con Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Billy Burke (Stati Uniti, 2008)
 
Tornano i vampiri. Ma non aspettatevi che siano quelli che hanno reso immortale uno dei grandi miti del cinema. Non quelli tutto canini appuntiti e pallori diabolici, in genere ispirati al celebre Dracula, romanzo ottocentesco di Bram Stoker; a partire dalla somma riflessione sui rapporti fra l'Uomo e il Male del NOSFERATU di Friedrich Murnau, tra non molto ormai centenaria. Passando quindi per quelli ormai horror di Terence Fisher con Christopher Lee, o per l'irresistibilmente grottesco del PER FAVORE NON MORDERMI SUL COLLO di Polanski nel '67, o il raffinato rifacimento di Herzog con Klaus Kinski e l'evanescente Isabella Adjani, fino al DRACULA post-moderno di Francis Coppola negli anni Novanta; dove ad essere vampirizzata è ormai la nostra epoca che, ad immagine del Cinema, sembra svuotarsi in una vana rappresentazione di sé stessa.

Dieci anni dopo, il vampiro è un adolescente un po' smunto ma più che carino, dai modi impeccabili, saggiamente vegetariano, contrario a ogni forma di violenza; a meno che si tratti di porre i propri poteri sovrumani in difesa della fidanzatina che gli siede accanto sui banchi di scuola. Come tutta la sua famiglia, che abita (alla luce del sole…) in una splendida villa design sprofondata nel bosco, Edward fa parte dei vampiri buoni e non aspira che a confondersi con gli umani che popolano la cittadina bucolicamente piovosa dello Stato di Washington. Poi, si sa come vanno quelle cose: come in ogni passione amorosa contrastata dai tempi di Romeo e Giulietta il desiderio fatica ad adeguarsi al proibito, quanto l'assoluto amoroso ai pregiudizi sociali.

Non meraviglia allora che TWILIGHT sembri destinato a sfidare nell'immaginario giovanile addirittura il fenomeno Harry Potter. Una love story scolastica tratta dal primo dei bestseller (11 milioni di copie!) di Stephenie Meyer, che arrischia di sostituirsi a quella del celeberrimo, ma ormai grandicello, occhialuto con più di una freccia al proprio arco. Non fosse per il fatto che a questa prima versione firmata da Catherine Hardwicke bisogna riconoscere non poche qualità. Pittrice sensibile dell'universo adolescenziale, autrice di un primo THIRTEEN già su alcune turbolente tredicenni che avrebbe dovuto vincere a Locarno nel 2003. Non ancora qualcuno dalle parti di Gus Van Sant o di Larry Clark, ma una regista che sa muoversi con delicatezza e intelligenza fra gli slanci romantici, la tentazione del rischio, l'apertura al diverso, l'esigenza della purezza come della pulsione, tipiche del passaggio all'età adulta e che condivideranno anche gli spettatori che quel salto già l'hanno compiuto.


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